mercoledì 17 ottobre 2007

Scienziati e morale

La polemica scatenata dalla teoria illustrata da James Watson premio Nobel e scienziato di fama internazionale non mi ha impressionato. Da anni sono dell'opinione che non esista equazione alcuna tra sapere scientifico e intelligenza emotiva o morale o semplicemente buon senso.
L'ambiente scientifico è pieno di idioti e l'idiozia viene appesantita dal senso di superiorità che il titolo dr., prof., premio nobel shmobel può dare. Elementi maniacali li ha dimostrati di recente il ricercatore Sud Coreano che abusava fisicamente delle sue stesse dipendenti per la ricerca sulla clonazione umana. Il signor Hwang Woo-suk è riuscito a prendere in giro il mondo sulla sua capacità di clonare un uomo.... prima di rivelarsi un povero megalomane. Ora è sotto processo. La sua riabilitazione conferma l'idiozia dell'ambiente... qualcuno gli ha offerto il posto...
Watson, Mr. DNA, si è rivelato un povero razzista senile e ignorante come tanti. Perchè non toglierli il premio Nobel? ... già, Arafat ha aperto le porte dell'importante riconoscimento a cani e porci.
James Watson, ha sostenuto che la gente nera è meno intelligente della gente bianca e l'idea che "l'eguaglianza della ragione" sia condivisa da tutti i gruppi razziali si è rivelata una delusione.
Oggi il poverino (di origini inglesi) è alla guida di uno dei principali centri di ricerca scientifici degli Stati Uniti. Nel 1997, ricorda l'Independent, lo stesso Watson dichiarò alla stampa britannica che una donna doveva avere il diritto di abortire se un test avesse potuto determinare la natura omosessuale del nascituro. Il signore quindi è anche un omofobo, cosa che non aiuta la sua immagine. In seguito suggerì un legame fra colore della pelle e comportamento sessuale: i neri avrebbero una libido maggiore.. teoria ripresa da medici razzisti di inizio secolo per giustificare la sterilizzazione di donne e uomini di colore intrapresa negli stati uniti durante i primi decenni del 1900. Una libido animale secondo gli "ss-cienziati" spiegava anche il maggiore tasso di malattie veneree nella comunità di colore.
Watson è arrivato anche a sostenere che la bellezza può essere fabbricata geneticamente: "La gente dice che sarebbe terribile se rendessimo belle tutte le ragazze. Io penso che sarebbe grandioso". Cosa aggiungere? Forse che i nazisti condividevano uno stesso sogno; i serbi nei campi di concentramento per sole donne provavano a rielaborarlo. Senza troppa scienza nè conoscenza: semplici stupri. La scienza non è più pericolosa del pene che l'uomo porta fiero tra le gambe... il problema è lui, l'uomo, la sua ragione, il suo grado di umiltà, di intelligenza emotiva. Studiare il sistema immunitario non rende immuni dal virus della superbia, del bigottismo e del pregiudizio.

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