venerdì 2 novembre 2007

Rav Luzzato, la riforma e l'ebraismo oggi

La critica di Rav Luzzato riportata sotto é credibile. È comprensibile la sua preoccupazione per una nuova ondata di lassismo che rischia di mietere vittime e ha orgine dal cuore del mondo ebraico, dalla intellighenzia ebraica in europea. D'altronde il motivo della distruzione del tempio non é stata proprio per odio intra comunitario e abbandono della tradizione? Cosa puó verificarsi di piú terribile se non l'auto-distruzione del popolo ebraico, la lenta agonia dovuta al suo allontanarsi dalla Legge.
Mettendo da parte le origini della "riforma ebraica" che hanno dipeso dal contesto storico-sociale europeo e quello culturale della regione in cui é nata (la Germania protestante), la critica di Rav Luzzato non puó divenire la foglia di fico del mondo ebraico Italiano. Rav Luzzato infatti é chiaro :"
Il vostro esempio formerà a religione ed a virtù le vostre famiglie e i figli vostri, i quali renderanno beata la vostra vita e la canizie vostra, e voi con lieto cuore benedirete il Dio, che vi elesse e che ci diede la sua legge." Rav Luzzato chiede di dare esempio. Il popolo ebraico ricevette la legge per dare esempio e servire D-O, queste circostanze lo fecero goy qadosh. La Qedushá del popolo risiede nel servire D-O e l'unico modo che l'ebreo ha per servire D-O é tramite le Mitzvot. Quella lunga lista di obblighi e proibizioni che scandiscono la nostra giornata. Ed ecco che la foglia di fico si libra al soffio del vento che spira dalle viscere della societá occidentale odierna con le sue comoditá e le sue tentazioni. Ed ecco che la vergogna di buona parte di coloro che usano le grandi parole del Rabbino si fa evidente e grossolana quanto la loro ipocrisia. L'ebraismo é in crisi, é in crisi perché l'ebreo dimentica le sue radici e le implicazioni della sua qedushá. L'ebreo dimentica lo shabat, l'ebreo dimentica i suoi obblighi e le sue responsabilitá. Ci si scandalizza perché un ramo del nostro popolo ha cambiato le regole del gioco e con questo ha mantenuto molti ebrei legati, anche se non saldamente, alla tradizione. Ci si scandalizza e si urla "vergogna" e lo si fa con il piede schiacciato sull'accelleratore, mentre di Shabat prendiamo la macchina per una scampagnata fuori cittá. Ci si scandalizza mentre l'ebraismo italiano é stato riposto nelle mani di Chabad con la sua visione messianica che in certi ambienti rasenta l'idolatria. Ci si scandalizza mentre abbiamo fatto della nostra religione qualcosa che sa di cristiano. Le sinagoghe si riempiono di Kippur e sono vuote di Shabat; la responsabilitá individuale della tradizione é stata consegnata ai nostri rabbini. Per questi motivi non possiamo usare le parole del grande rabbino Luzzato, per questi motivi l'ebraismo nella Golá rischia di dissolversi come un'aspirina in un bicchier d'acqua. Si, come Rav Di Segni ha notato, se si toglie al popolo ebraico la Quedushá delle mitzvot, rimane solo la parola Goy.

Il famoso rabbino italiano sul fenomeno che iniziava a prendere piede anche in Italia


La Riforma? Una "sconcissima" cosa

Shemuel David Luzzatto (Shadal) - 1800-1865


Cosa nuova non è abusare delle parole e colorare con bei nomi sconcissime cose (...).

Eccocene un funesto esempio. Alcuni Israeliti, bramosi di esonerarsi dalle pratiche religiose annesse al Giudaismo, e volendo fare con una specie di legalità, in guida da non avere ad essere riguardati quali empi trasgressori della Legge di Dio, mascherando il loro progetto, di totalmente abolire la Legge mosaica, sotto lo specioso nome di Riforma. Ma questo nome è egli adeguato al disegno di questi uomini?

Riformò Lutero la Chiesa, depurandola di varie credenze e di varie pratiche, che vi si erano nel corso de' secoli intruse, e restituendo il cristianesimo quale egli era, o quale egli credette che esso fosse, nei suoi primordi. Così tra noi i Caraiti hanno creduto riformare il Giudaismo, attenendosi scrupolosamente a ciò, che credettero essere il senso delle parole di Mosè. Ma con qual fronte osano chiamarsi Riformatori del Giudaismo uomini, i quali "rinunziano formalmente a tutti i riprovevoli esclusivi precetti e costumanze"? Il Giudaismo fu sin dalla sua origine una religione esclusiva. La famiglia d'Abramo si è sempre creduta un popolo eletto, una nazione di sacerdoti. l'Israeliti furono effettivamente i depositari di quelle sante dottrine, che, uscite dal loro grembo e propagatesi sulla faccia della terra, dissiparono le tenebre del mondo morale, e partorirono quel molto o poco di bene, di cui va superba la moderna civiltà, la quale è ancora ben lungi dalla sua perfezione, atteso l'elemento greco, che in essa è sempre in conflitto con l'elemento abramitico. In qualità di sacerdoti del genere umano, gl'Israeliti furono distinti con varie pratiche esclusive, le quali hanno potuto conservar loro un'esistenza, che conservare non seppero tante nazioni assai più forti e potenti. (...)

Il Giudaismo è quindi essenzialmente un sacerdozio, e per conseguenza una religione esclusiva, carica di pratiche esclusive. È bensì lo spirito del Giudaismo una religione, una moralità universale (...) Ma il giudaismo, come Sacerdozio, come depositario e come propagatore di questa Dottrina, è inseparabile da molte pratiche esclusive; e chi le abolisce non riforma, ma distrugge il Giudaismo. È libero ognuno di rinunziare a questo Sacerdozio, a questa religione esclusiva; chiunque vuole può dal ceto giudaico separarsi; ma volersi chiamare Israelita, e volersi esonerare da tutte le pratiche, che contraddistinguono l'Israelita, questa è una contraddizione. Né vale il fingere di limitare le leggi esclusive, che si vogliono abolire, coll'aggiunta dell'epiteto "riprovevoli", quando non si spiegano i caratteri, che render possono un atto riprovevole. E d'altra parte i fatti dimostrano che i partigiani di questa Società non hanno nulla di sacro, e rigettano la stessa circoncisione, che è già da 36 secoli precipua caratteristica degli Abramiti. (...)

Nel mentre che anche noi riconosciamo che l'attuale giudaismo contiene varie modificazioni ed aggiunte, dalla pietà e dalla profonda sapienza degli antichi Sinedrii portate nel Mosaismo, a seconda dei bisogni dei variati tempi e dietro le norme tradizionalmente tramandate dallo stesso Mosè; come pure varie dottrine intruse ne' bassi tempi sotto l'influenza d'una cultura straniera; crediamo ben diversa dalla nostra essere la "convinzione" di questi pretesi riformati, dopodiché essi dichiarano aver del tutto rinunziato all'odierno giudaismo (...).

Se il Giudaismo attuale comandasse azioni men che morali, o indirettamente conducesse ad una Morale rilasciata; o ispirasse sentimenti antisociali, ed antiumani, saremmo prontissimi anche noi a depurarlo o ad abiurarlo. Ma la santità della Morale giudaica è troppo nota; e noi (e chi no?) abbiamo conosciuto e conosciamo troppi esempi di uomini strettamente osservanti le leggi del giudaismo ed insieme modelli d'ogni più rara virtù sociale -- uomini, il cui numero va ogni giorno, col crescere dell'indifferentismo religioso, a grave danno della società, diminuendo?

Non esitiamo dunque di dare a quelli tra i nostri correligionarii, le cui convinzioni sono in discrepanza col giudaismo, il seguente consiglio:

Fratelli! abituate nuovamente le vostre mani all'esercizio delle avite costumanze; fatelo in onore dei vostri antenati, che per esse versarono il loro sangue; e, nel farlo, sperate di conseguirne quella contentezza, quell'interna soddisfazione, quella gioia, ch'essi ebbero in mezzo alle vessazioni, e di cui voi, in mezzo alla libertà, agli onori, ed ai piaceri, siete privi. Fatelo, e le vostre convinzioni a poco a poco si cangeranno, e voi comincerete a sentire i vantaggiosi frutti dei volontari sacrifizii; dai quali il vostro spirito acquisterà sempre crescente predominio sulla materia, e si alzerà dalla Morale mondana, basata sulla prudenza o sull'onore, guide ambedue spessissimo fallaci, alla celeste, basata sulla santa Provvidenza, la quale, tosto che comincerete a pensarvi, non mancherà di appalesarvisi, nei grandi avvenimenti e nei minimi, mostrandovi anzi come nulla cosa è piccola, ma le minime essere origine dalle massime.

Il vostro esempio formerà a religione ed a virtù le vostre famiglie e i figli vostri, i quali renderanno beata la vostra vita e la canizie vostra, e voi con lieto cuore benedirete il Dio, che vi elesse e che ci diede la sua legge. (source www.morasha.it)

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