martedì 6 gennaio 2009

Those are our boys.

Tre anni fa Israele metteva fine all'ocupazione di Gaza. Smantellava piccoli paesi, insediamenti del periodo in cui si pensava che fosse possibile tenere quella striscia di terra sotto controllo. Gaza ripulita etnicamente dalla presenza ebraica; non sarebbe stato permesso ad ebrei di vivere entro i confini e sotto la giurisdizione dell'autorita' Palestinese. Troppo odio. Dopo la "liberazione di Gaza" inizia il tormento dei Palestinesi, la guerra civile, iniziata da Chamas per il potere. Come usare Israele in tal senso? Razzi, razzi sulle citta' Israeliane oltre confine. Razzi per umiliare il moderato Abu Mazen. Razzi per rendere nulli gli accordi presi con la linea Palestinese pragmatica. Razzi per terrorizzare una popolazione di decine di migliaia di persone. Ad ogni razzo la sirena scatta, nelle scuole si interrompono le lezioni, negli asili si fermano i giochi e tutti corrono nelle camere blindate. 15-40 secondi il tempo che hai per metterti al riparo dalla pallottola impazzita di questa roulette russa. Sparano alla cieca, Chamas, sparano per colpire e uccidere. Ha ragione sig. D'Alema, non sono morti tanti Israeliani da tre anni a questa parte, forse entro la ventina, compresi quelli di oggi, eppure il terrore dei missili, il terrore del Bum, del suono viscerale della sirena sta rovinando una intera generazione. Si puo' vivere sentendosi sempre sotto tiro di un cecchino bendato? Si puo' mandare a scuola o all'asilo i propri figli? Si puo' portarli al mare? si puo' lasciare che escano la sera? si puo' signor D'Alema vivere per piu' di tre anni con razzi che piovono in continuazione. Provi a pensare una situazione similie su Trieste. Gia' pochi morti, troppo pochi per giustificare una azione militare dopo tre anni di tentativi diplomatici, secondo la sua idea. Forse le darei ragione, forse se l'avessi sentita commentare in questi tre anni l'azione terroristica di Chamas sulla popolazione Israeliana, se avessi visto una pressione diplomatica su Chamas, se avessi visto un sostenimento chiaro di Abu Mazen, Forse le darei ragione. Eppure, eppure sembra che la sua sinistra sappia fare bei discorsi solo quando si accendono le telecamere sul Medio Oriente, e qualche razzo ogni giorno, lo sgretolamento della sanita' mentale di migliaia di bambini Israeliani, quella non fa notizia. Quella non e' abbastanza per discorsoni.
La tattica di Chamas ha avuto i suoi frutti, tra la guerra civile Palestinese finita con un golpe di Chamas e il debole appoggio della comunita' internazionale ad Abu Mazen, Chamas raggiunge il potere e continuano a cadere razzi su Israele. Ora che il potere l'hanno raggiunto, ora che hanno la possibilita' di venire riconosciuti dal mondo intero -pensavo- ora cambieranno strategia, non avrebbe senso altrimenti, hanno Gaza sotto controllo, la West Bank con Abu Mazen e' lontana, hanno la possibilita' di creare qualcosa di loro. Ingenuo! troppo razionale, o forse solo troppo pretenzioso. Chamas si trova al bivio e non sa prendere una decisione e hanno inizio le danze. Il Waltzer tra diplomazia semi soffocata e militarismo. Chamas e' ostaggio della sua stessa ideologia e non riesce a cogliere l'occasione di portare i Palestinesi di Gaza un passo avanti. Israele ha una prima incursione, un centinaio di morti. Gia' signor D'Alema, le piace il termine violenza sproporzionata. Forse non ha chiaro in mente come funziona la tattica di Chamas. Sparare da dietro un edificio, da una finestra di una casa, mantenere i propri soldati mischiati alla popolazione civile .... mi dica D'Alema come si puo' combattere un vigliacco simile? come si puo' fermare? come si puo' ferire il suo braccio armato a meno che non sia egli stesso a buttare il mitra a terra. Diplomazia. No? davvero? ma lei pensa che la storia si fermi tra un telegiornale ed un altro? Lei insieme ai suoi concittadini ben pensanti, pensa davvero che qui tutto venga ibernato ogni volta che le telecamere si spengono? Giorni, setimane, mesi e anni di diplomazia e la posizione di Chamas non e' cambiata di un millimetro, nessun riconoscimento di Israele, la guerra armata continua (fino alla liberazione di tutta la Palestina). Palestina si intende quella definita dai Romani, quella stessa che fu assegnata dalle Nazioni Unite all'Impero Britannico dopo la sconfitta dell'Impero Ottomano. Quella stessa di cui fu proposta la spartizione nel '48, qualche giorno prima che i paesi arabi dichiarassero i tre "No" e iniziassero la prima offensiva allo stato d'Israele. Ma questa e' storia e ricordo che per lei non esiste la storia ma solo edizioni di Tele giornale. La diplomazia ad ogni modo, aiutata da una "mirata" reazione militare ha dato i suoi frutti e si arriva -mesi fa-, ad un cessate il fuoco. Chamas tramite paesi arabi quali la Turchia, accetta di trattare con Israele, lo stato che non riconosce. I razzi continuano a piovere... perche'??? ma perche'??? mi chiedo io! a quale scopo? sono un entita' con autoria' oppure sono frammenti di clan e gruppi che si litigano il potere in continuazione? cosa diavolo pensano di raggiungere in questo modo? il cessate il fuoco non regge piu' di 48 ore e i razzi cadono. Mesi di finto cessate il fuoco, mentre Israele glissa, mentre il mondo se ne infischia (forse impegnato a guardare paperissima). L'Egitto taglia qualsiasi contatto con Chamas (fino all'altro ieri l'Egitto, offeso e umiliato dalla cecita' di Chamas, manteneva i rapporti unicamente con Abu Mazen), la comunita' internazionale se ne f....e (mi scusi il linguaggio ma la rabbia sale per l'ipocrisia che sa - che sapete dimostrare rispetto al Medio Oriente). La diplomazia fallisce per mesi... per centinaia di missili, per centinaia di allarmi rossi, per centinaia di corse ai bunker, per decine di giorni senza scuola, per decine di migliaia di pianti di bambini terrorizzati se scatta anche una sirena di un auto! la diplomazia fallisce e ha inizio la guerra. Lo stato di Israele ha il dovere come stato sovrano di difendere i propri cittadini. Non e' un diritto, e' un dovere. E ha inizio il gioco del gatto e del topo e le telecamere si accendono. I signori di Chamas trovano rifugio sotto l'ospedale di Gaza, nei bunker, protetti dalla morale che loro disconoscono. Israele conosce Gaza purtroppo, conosce la tattica dei terroristi, sa che a grandi linee si tratta di attirare Israele nei vicoli delle citta' per causare piu' vittime tra i civili per far crescere l'indignazione mondiale, per isolare Israele. Questa volta pero' non e' possibile tornare indietro. Non si puo' pensare di ritornare ai mesi di razzi su israele senza risposta. La situazione deve cambiare e improvvisamente i ben pensanti iniziano a pensare, si ricordano che hanno lasciato Gaza in mano a ... buh... in mano a ... come chiamarli a parte terroristi, irresponsabili... cosa sono? deficenti? non so. I ben pensanti iniziano a girare la regione. Chamas continua a sparare razzi e minacciare di arrivare a Tel Aviv, di massacrare tutti i sionisti, urla e parla di Allah che porta la vittoria e sembra tanto ridicolo, grottesco, se non fosse cos'i vero, se non sentissi dentro di me la paura per gli amici che sono stati richiamati, la preoccupazione per i razzi che si avvicinano a casa mia, all'asilo dei miei bambini (chiusi a chiave nell'edificio in questi giorni per paura di attentati), la tristezza per i morti e feriti civili intrappolati dal fanatismo dei propri leader, la rabbia per gli ignoranti che nelle piazze urlano slogan, robot a cui si mettono e tolgono le pile, gente che se ne strafotte per la maggior parte del tempo e che passa il resto del tempo spaparanzata sulla poltrona di casa tra un grande fratello e una corrida, mentre qui la storia non va avanti, una situazione che non ha nulla di razionale, una guerra stupida.
Che i nostri ragazzi tornino a casa il piu' presto possibile a continuare la vita interrotta.

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